Liberi di non credere

domenica 22 aprile 2007

Avvolge le mie dita, spirale imperfetta, il fumo che a poco a poco mi logora. Fisso lo sguardo fuori dalla finestra, e non cerco punti precisi in un orizzonte che non è più distinto. Tra le nuvole basse si intravede un gabbiano che gira, il mare è fecondo, o è più sporco del solito, ironica opulenza questa per il palmipede. Il fuoco è arrivato al filtro e le labbra cominciano a pizzicare. Allora mi allontano e mi faccio un caffè. Automatismi. Mi ritrovo per strada a rincorrere le angoscianti banalità della giornata, per digerire le bili del lavoro, per dividere "quanto a questo, e quanto a quello" e già mi ritrovo un'altra sigaretta tra le labbra, e l'accendo coprendo a conchiglia la fiammella. Arde all'inizio il tabacco, o qualsiasi porcheria vi abbiano messo, ed ancora la spirale sinuosa mi riavvolge la mente, e mi trascina in questo breve oblio.

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