Liberi di non credere

mercoledì 28 maggio 2008

La politica buona


Quella brutta faccia di Bagnasco, quelle brutte facce dei picchiatori, queste brutte facce di un’Italia clericale e fascista.
Non c’è nulla da fare, mi dovrò arrendere a questa evidenza: i miei connazionali si barcamenano tra azioni squadriste e pentimenti convinti in confessione davanti ad un prete ansimante.
Lo zingaro si può linciare, il negro si può pestare, il clandestino è criminale per definizione, ma non si toccano i sacri valori della vita, la ricerca scientifica è un peccato mortale, per cui la procreazione assistita è considerata eugenetica, il prete pedofilo deve poter meditare e pentirsi, la sua vittima comprendere e perdonare . E vedo quella brutta persona di Bagnasco sentenziare direttive per l’impostazione delle linee di governo, alla 58esima assemblea generale della CEI. Invita alla “politica buona”, e ovviamente la politica cattiva è quella di Zapatero che sta per modificare in chiave laica la legge sulla libertà di religione.
Questo paese, fascista, è l’ottimo cavallo di battaglia dei prelati, la vera e propria linfa vitale per questi anacronistici togati, i quali grazie a truffette da quartierino (come la ripartizione dell’8 per mille non assegnato) si arricchiscono sempre di più interessandosi del terzo mondo solo ed unicamente come serbatoio di fedeli. L’Italia è il loro ariete, e difficilmente gli italiani riusciranno a liberarsi da queste piattole, saldamente aggrappate ai loro peli pubici…
I picchiatori, poi, non sono solo quelli che stanno rialzando il capo dopo decenni di latenza, quelli con le croci celtiche e il manganello, per intenderci, ma sono i nostri vicini di scrivania in ufficio, il nostro vicino di casa, quello che ti siede accanto in autobus, quelli che si fanno la croce passando davanti ad una chiesa . Li senti parlare, e lì esplode tutto il loro odio fascista contro zingari, negri e clandestini (anche se questo concetto non gli è particolarmente chiaro, ma, lo hanno sentito per televisione : sono rumeni o albanesi o marocchini che stuprano vendono roba e pisciano sui muri).
I media fanno da eco a tutto ciò e l’omofobia, la xenofobia, la confusione politica imperversano in un coacervo indistinto che viene definito “richiesta di sicurezza” auspicata da quella brutta faccia di Bagnasco, che critica i media e le nuove tecnologie solo perché riesce a generare bullismo e pornografia.
La chiesa cattolica vede ormai in questa nazione un’indispensabile mezzo di sopravvivenza economica, una sorta di simbiosi politica che non prevede necessariamente un allineamento di vedute, ma un ipocrita accordo monetario. Basti vedere la presenza laica, praticamente inconsistente, all’interno dell’arco parlamentare per rendersi conto che la scelta è stata fatta: ormai l’Italia e la sua politica (anche se ci fosse stato il Veltroni non è che sarebbe stato diverso) sono il baluardo contro la civiltà che imperversa inarrestata ed inarrestabile nella vicina Spagna.

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